La patente di guida è il documento necessario per potersi mettere alla guida e con l’istanza di restituzione della patente si chiede che questo documento venga restituito al cittadino.
Quando ci si mette alla guida di un veicolo la patente deve sempre essere portata con sé.
Alcune infrazioni del codice della strada prevedono non solo una sanzione monetaria ed una decurtazione dei punti dalla patente, ma sono punite addirittura con la sospensione della patente.
La sospensione della patente di guida ha un impatto importante sulla qualità della vita quotidiana, soprattutto per chi usa il veicolo per recarsi a lavoro, o comunque per portare a termine gli impegni personali e familiari.
Ciò porta coloro ai quali è stata ritirata la patente a procedere con una richiesta di restituzione della patente per motivi di lavoro o per motivi personali importanti, di modo che il documento di guida venga restituito, potendo così tornare a guidare.
Come funziona il ritiro della patente
Quando il guidatore compie un’infrazione (guida in stato di ebbrezza, superamento della velocità consentita ecc…) che può essere punita con la sospensione della patente, l’agente accertatore ha il dovere di mettere a verbale l’infrazione e di procedere con il ritiro del documento di guida.
Questo stesso documento dovrà poi essere inviato alla prefettura di competenza entro un periodo massimo di 5 giorni dal momento del ritiro.
Alla prefettura competente vengono dati invece 15 giorni per analizzare la situazione e procedere con la ratifica della sospensione della patente di guida.
L’eventuale sospensione dovrà essere comunicata al titolare del documento, che quindi dovrà ricevere l’eventuale notifica della sospensione entro un massimo di 20 giorni dall’infrazione commessa.
Restituzione patente di guida sospesa: iter da seguire
L’istanza restituzione patente può essere fatta da coloro ai quali la patente è stata ritirata e che desiderano riavere il documento, per potersi mettere di nuovo al volante.
Come spiegato in precedenza, la notifica della sospensione deve arrivare entro il termine massimo stabilito: se la notifica della sospensione non arriva entro venti giorni da quando l’infrazione è stata compiuta, il titolare del documento può fare richiesta di restituzione ed ottenere la restituzione della patente di guida.
E’ possibile anche presentare ricorso nel caso in cui la sospensione della patente sia stata comminata come sanzione accessoria.
Il ricorso può essere presentato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Giudice di Pace o al Prefetto, rispettando le diverse tempistiche stabilite per ciascuna di queste tipologie di ricorso.
Per il ricorso al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la procedura dovrà essere avviata entro 20 giorni da quando è stata ricevuta la notifica della sospensione della patente.
Per il ricorso al Giudice di Pace il limite massimo è fissato invece a 30 giorni e la procedura dovrà essere seguita dal giudice di pace che opera nella zona in cui è stata commessa la violazione del codice della strada che ha portato alla sospensione del documento di guida.
Per il ricorso al Prefetto il limite invece è fissato a 60 giorni dall’avvenuta sospensione della patente.
Va ricordato che il ricorso al prefetto non potrà più essere fatto dopo aver pagato la multa, dunque se si ha intenzione di procedere con il ricorso è bene non pagare la sanzione pecuniaria.
Modello di istanza per la restituzione della patente sospesa
Se si è deciso di procedere con la richiesta di restituzione del documento di guida, si può utilizzare questo fac-simile per procedere con la domanda di restituzione della patente sospesa.
Il modello presentato di seguito può essere utilizzato come traccia: basterà inserire i propri dati personali e la firma per avere pronto in pochi minuti il documento da utilizzare per avviare la procedura di restituzione della patente sospesa.
PREFETTURA DI . . .
Il sottoscritto . . ., nato a . . . il . . . e residente in via . . . n. . . ., codice fiscale . . ., elettivamente domiciliato in . . .,
Premesso che
– in data . . ., la . . . (indicare l´Autorità intervenuta), elevava all´istante, conducente dell´autovettura targata . . ., verbale di contestazione n. . . ., per violazione dell´art. . . . c.s. per aver « . . . (descrivere la contravvenzione concretamente elevata) . . . »;
– a titolo di sanzione amministrativa accessoria gli accertatori ritiravano all´esponente la patente di guida che in seguito inviavano alla Prefettura intestata in data . . . (o comunque entro il termine di legge di cinque giorni);
– tuttavia, nei quindici giorni successivi al predetto provvedimento la S.V. non emanava l´ordinanza di sospensione prevista dall´art. 218 c.s..
Tutto quanto sopra premesso, l´esponente
chiede
che la S.V. voglia disporre la restituzione all´istante della patente di guida n. . . . rilasciata il . . . e ritirata in data . . .,
Luogo e data
Con osservanza.
Il richiedente”
Chiedere un permesso orario di guida
Avviare una procedura legale di ricorso per ottenere la restituzione della patente non è sempre la strada migliore da seguire.
Ci sono casi infatti in cui la sospensione della patente avrà una breve durata ed avviare il ricorso significherebbe rischiare di dare inizio ad una procedura che potrebbe durare più della sospensione stessa.
L’articolo 2018 comma 2 del Codice della Strada prevede la possibilità per coloro ai quali è stata sospesa la patente di chiedere un permesso orario di guida.
In questo modo si avrebbe l’opportunità di utilizzare il veicolo in determinate fasce orario della giornata e solo per comprovate esigenze.
Per ottenere il permesso orario bisognerà presentare una valida motivazione.
Per esempio può essere richiesto il permesso per coloro che hanno bisogno di spostarsi per lavoro – soprattutto se il percorso o gli orari di inizio e di fine del turno lavorativo non sono coperti dai mezzi pubblici – e da chi deve spostarsi per prendersi cura di un familiare inabile.
Il permesso di guida in fasce orarie specifiche della giornata è la soluzione migliore per chi ha subìto una sospensione della patente di breve durata, a patto però che sussistano le condizioni per ottenere questo permesso speciale.
Nella maggior parte dei casi i cittadini non potranno infatti ricevere il permesso, ma dovranno rassegnarsi all’idea di non poter guidare per un periodo più o meno lungo, a seconda della gravità dell’infrazione commessa.
Avvocato per istanza di restituzione della patente sospesa: a chi rivolgersi
Nonostante il modello per l’istanza restituzione patente sia disponibile online – quello che abbiamo proposto in precedenza è un ottimo esempio – non bisogna sottovalutare le difficoltà che si possono incontrare durante il ricorso.
La richiesta di restituzione della patente inoltrata da coloro che dopo venti giorni dal ritiro del documento non hanno ancora ricevuto la notifica di sospensione dello stesso sarà accolta senza problemi.
Le difficoltà insorgono quando per la restituzione del documento si avvia una procedura di ricorso, con la quale si chiede di annullare la sospensione della patente come pena accessoria dell’infrazione e dunque di restituire il documento di guida.
In questo caso avere al proprio fianco un avvocato penalista per istanza di restituzione della patente specializzato nel dare sostegno legale per le procedure di questo tipo sarà sicuramente vantaggioso.
Rivolgendosi al network di Avvocati Penalisti Milano si potrà trovare il professionista legale di cui si ha bisogno, pronto ad occuparsi della gestione della procedura di ricorso e a fare tutto il possibile per consentire al suo cliente di ottenere la restituzione del documento di guida.