Nel vasto campo del diritto penalista, esistono danni specifici che, per la loro natura delicata, richiedono un’attenzione particolare.
Il danno oculistico rappresenta uno di questi.
Non è soltanto una questione medica, ma abbraccia anche aspetti giuridici, medico-legali e ovviamente personali, influenzando in maniera significativa sulla vita dell’individuo.
Ecco perché la sua valutazione e la sua gestione richiedono una sinergia tra diverse figure professionali, al fine di garantire una giusta e adeguata risposta a chi ha subito tale danno.
Complessità della Valutazione del Danno Oculistico
Valutare correttamente un danno oftalmologico non è un compito semplice, a causa della natura intricata della funzione visiva e delle diverse metodiche di valutazione.
È fondamentale tenere conto delle competenze di giuristi, medici legali e oculisti per un’analisi approfondita.
La seguente tabella illustra le differenze nella valutazione del danno oculistico a seconda dell’ambito:
R.C. (Responsabilità Civile ) | I.L. (Infortunistica Lavoro) | I.P. (Infortunistica Privata) | |
Cecità completa bilaterale
Benché la percentuale non sia indicata nella Tabella infortunistica, la cecità bilaterale viene di norma in tale sede valutata il 100% ed è uno degli esempi in cui la coesistenza di due menomazioni singolarmente tabellate (cecità monolaterale 35%) è valutata oltre la soglia aritmetica delle menomazioni singole |
80 | 100 | 100 |
Perdita di un occhio senza possibilità di protesi estetica | 30 | ||
Perdita di un occhio con possibilità di protesi estetica | 25 | ||
Perdita anatomica o atrofia del globo oculare senza possibilità di applicazione di protesi | 40 | ||
Perdita totale della facoltà visiva di un occhio
Le “voci” fanno riferimento anche alla perdita del bulbo oculare; se si ha perdita della sola funzione visiva si terranno in considerazione le percentuali relative, benché in certe condizioni, anche se il bulbo oculare è conservato (atrofia, opacità corneali totali), può ricorrere l’ipotesi della menomazione estetica e, pertanto, si possono avvicinare o raggiungere le relative percentuali. |
35 | ||
Perdita di 1/10 di visus | 1 | 1 | 1 |
“ 2/10 “ | 2 | 3 | 2 |
“ 3/10 “ | 4 | 6 | 4 |
“ 4/10 “ | 7 | 10 | 7 |
“ 5/10 “ | 10 | 14 | 10 |
“ 6/10 “ | 13 | 18 | 13 |
“ 7/10 “ | 16 | 23 | 16 |
“ 8/10 “ | 19 | 27 | 19 |
“ 9/10 “ | 22 | 31 | 22 |
“ 10/10 “ | 25 | 35 | 25 |
Questo quadro comparativo evidenzia come, ad esempio, la cecità completa bilaterale venga valutata diversamente tra la responsabilità civile e l’infortunistica, con una percentuale del 100% per le ultime due categorie.
Danno biologico e personalizzazione delle tabelle
Il danno biologico rappresenta la lesione all’integrità psico-fisica dell’individuo, indipendentemente dalle ripercussioni nella sua vita quotidiana o lavorativa.
Esso si differenzia dagli altri tipi di danno, in quanto riguarda la pura e semplice perdita di salute.
Tale danno è quantificato attraverso tabelle stabilite a livello nazionale.
Tuttavia, la personalizzazione delle tabelle è fondamentale.
La Corte di Cassazione, con varie sentenze, ha ribadito l’importanza della personalizzazione delle tabelle per riflettere adeguatamente sull’entità del danno specifico subito dalla vittima.
Tipi di Danni
In ambito medico-legale, quando si parla di danni subiti da un individuo, ci si riferisce principalmente a tre categorie principali.
Queste riflettono le diverse sfere dell’esperienza umana che possono essere compromesse a seguito di un evento dannoso.
Esaminiamo ciascuna di esse:
- Danno Biologico: fa riferimento alla lesione dell’integrità fisica e psichica di un individuo, che si manifesta in una riduzione della capacità funzionale di un organo o apparato. La sua gravità dipende dalla natura della lesione e dalla sua influenza sulla vita quotidiana della vittima.
- Danno Morale: riguarda le sofferenze psichiche e fisiche causate da un evento dannoso. Si tratta delle emozioni negative, come il dolore, l’angoscia o lo shock, che un individuo può sperimentare a seguito di un trauma o una malattia.
- Danno Esistenziale: emerge dalla compromissione della qualità della vita quotidiana. Può riflettere l’incapacità di svolgere attività solite, mantenere relazioni sociali o godersi momenti di svago e relax.
La comprensione e la distinzione di questi danni sono cruciali per una valutazione medico-legale accurata, in quanto ciascuno di essi ha un impatto diverso sulla vita dell’individuo e richiede una diversa forma di risarcimento.
Errori medici comuni e loro conseguenze
L’oculistica, come ogni altra specializzazione medica, non è esente da possibili errori durante diagnosi o trattamenti.
Questi errori possono variare nella loro gravità e avere impatti significativi sulla qualità della vita del paziente.
Ecco alcuni degli errori più comuni e le loro possibili conseguenze:
-
Lesioni del nervo ottico: queste possono causare compromissione del campo visivo o cecità. Per esempio, durante interventi per trattare il glaucoma, una manipolazione non corretta o una pressione intraoculare non controllata possono portare a danni irreversibili al nervo ottico.
Esempio: Un paziente subisce un intervento chirurgico per il glaucoma, ma a causa di complicazioni durante l’operazione, sperimenta una perdita significativa del campo visivo. Questa limitazione può influenzare la sua capacità di svolgere attività quotidiane come guidare o leggere.
- Complicazioni post-intervento alla cataratta: dopo l’intervento di rimozione e sostituzione del cristallino, potrebbero svilupparsi emorragie, infezioni, annebbiamento o scompenso della cornea.
-
Problemi con la chirurgia laser: la chirurgia refrattiva, utilizzata per correggere difetti come miopia, astigmatismo e ipermetropia, non è priva di rischi. Complicanze come opacizzazioni corneali o errori refrattivi possono insorgere se l’intervento non viene eseguito con precisione.
Esempio: una giovane donna che si sottopone a una chirurgia LASIK per correggere la sua miopia, dopo l’operazione, lamenta visioni doppie e abbagliamento notturno. Questi sintomi possono influenzare significativamente la sua qualità della visione e richiedere trattamenti supplementari.
Esempio: Un anziano, dopo aver subito l’intervento per la cataratta, sperimenta un’opacizzazione della capsula posteriore. Ciò porta ad una visione annebbiata, richiedendo ulteriori procedure mediche per correggere il problema.
Questi esempi illustrano la gravità delle complicazioni che possono derivare da errori in ambito oculistico.
Le conseguenze possono variare da lievi disagi a gravi danni permanenti, rendendo essenziale una rapida identificazione e un intervento tempestivo.
Risarcimento per danno oculistico: importanza e procedura
La salute degli occhi è fondamentale per la qualità della vita di un individuo.
Pertanto, quando un paziente subisce un danno oculistico a causa di un errore medico, ha il diritto di ricevere un risarcimento adeguato.
Il risarcimento per danno oculistico è una materia specialistica, che richiede:
- Diagnosi Attenta: essenziale per determinare l’entità del danno e le sue implicazioni future.
- Perizia Medico Legale: un’analisi approfondita per quantificare il danno in termini legali.
Ogni individuo ha il diritto di avanzare domanda risarcitoria per i danni subiti.
Tuttavia, il processo può essere complesso, rendendo cruciale l’assistenza di un esperto legale specializzato in danno oculistico.
Come scegliere un legale affidabile
Nel delicato mondo del risarcimento per danno oculistico, avere al proprio fianco un professionista competente e specializzato nel settore è di fondamentale importanza.
La scelta del giusto avvocato può influenzare notevolmente l’esito del caso e il conseguente risarcimento che il paziente può ricevere.
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